NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM

mercoledì 2 novembre 2011

L'ITALIA: NON SOLO VIA DI TRANSITO!

INSEDIAMENTI TEMPLARI NELLA PENISOLA ITALIANA



La penisola italiana, durante il lungo periodo delle guerre in Terra Santa e lo sviluppo e la crescita dei Templari, ha rivestito un ruolo fondamentale, non solo come territorio di passaggio.
Troviamo insediamenti Templari sottoforma di mansio, commanderie, case rusticali, chiese e conventi fortificati, lungo le direttrici più importanti: ovviamente la via Francigena, ma anche la via Postumia, che attraversava il nord Italia da ovest ad Est consentendo l’imbarco a Venezia, ma anche la prosecuzione via terra attraverso i Balcani fino a Costantinopoli e Gerusalemme, e quasi tutte le grandi arterie consolari romane: l’Ongaresca, l’Appia, la Cassia, l’Aurelia, l’Emilia ecc..
La penisola italiana era stata divisa in due provincie: la Lombardia e la Puglia.
Ogni provincia aveva un Maestro che controllava i Precettori delle mansio sparse nel suo territorio di competenza, e i cavalieri templari, sergenti, serventi, cappellani oltre ai cavalieri ausiliari laici.
Le provincie italiane erano ovviamente importantissime per la posizione strategica rispetto alla Terrasanta e per la presenza del Santo Padre a Roma che ha sempre favorito l’Ordine riempiendolo di donazioni e privilegi, considerandolo, a ragione, il suo braccio armato.
I più importanti complessi templari furono Bologna, Piacenza e Roma ma anche i porti più efficienti:Venezia, Genova, Pisa, Brindisi, Civitavecchia, Messina e realtà poste in posizioni strategiche di comunicazione: Reggio Emilia, Perugia, Matera, Potenza, Asti,Torino,Treviso,Verona.
I cavalieri contribuirono alla manutenzione delle strade, dei ponti ed al controllo dei guadi, delle gole e dei passi più pericolosi, oltre a dare, con una potente flotta, impulso ai commerci marittimi e alla marineria.Anche per questo ebbero ottimi rapporti sia con i liberi comuni del settentrione, tanto da diventarne in alcuni casi anche Podestà, che con le libere repubbliche marinare o con nobili feudatari per i quali agirono più volte come ambasciatori e banchieri

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