NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM

venerdì 11 novembre 2011

I CAVALIERI DEL TEMPIO IN ITALIA


Una delle tante testimonianze dell'importante e spesso imponente presenza dei Cavalieri dell'Ordine del Tempio in Italia.
Questa è la splendida facciata settentrionale della Cattedrale di Cremona, storicamente la più antica di tutta la struttura. Evidente la presenza delle caratteristiche Croci Patenti.


"A LEI IL TRONO DI PIETRO ED I 33 GIORNI DI CRISTO"

PAPA GIOVANNI PAOLO I E SUOR LUCIA DOS SANTOS

Papa Albino Luciani - Il Papa del Sorriso



Come si fa a non amare un pontefice come Papa Albino Luciani, un uomo prima di tutto, morto prematuramente ed in modo misterioso dopo 33 giorni di pontificato.
Quando era Arcivescovo e Patriarca di Venezia incontrò Suor Lucia, depositaria dei famosi Segreti di Fatima, la quale fece una profezia "A Lei il soglio pontificio ed i 33 giorni di Cristo".
Nessuno avrebbe potuto immaginare che tali parole sarebbero state così veritiere.
Papa Luciani non è certo stato il pontefice che ha governato la Chiesa per il minor tempo in assoluto (Papa Urbano VII - 13 giorni nel 1590), sebbene sia al 10° posto come longevità pontificale, ma la sua morte è avvolta nel mistero, tanto che molte fonti storiche piuttosto attendibili, anche se ormai non più definitivamente dimostrabili, affermano la morte violenta di Papa Luciani. Insomma Giovanni Paolo I sarebbe stato avvelenato.
Rimane una delle figure, della tanto ambigua Chiesa Cattolica Romana, più belle ed amorevoli, ricordato con rammarico e nostalgia da chi ha vissuto quel periodo triste e violento del nostro paese.
Questo è solo un omaggio ad un pontefice che, prima di tutto era un uomo di Cristo e con Cristo e che ben poco guardava agli affari di ordine temporale.

PROSTITUTA PER 2 MILLENNI

MARIA MADDALENA E PAPA GREGORIO MAGNO


Tra i molti pontefici partecipi della storia della Chiesa Cattolica e che non hanno lasciato proprio un bel ricordo del proprio passaggio, possiamo annoverare Papa Gregorio I detto "Magno", il Grande.
Si tratta di un pontefice che dedicò gran parte dei propri sforzi nel perseguire un personale successo temporale, tutto a favore di una maggiore solidità del "Regno Cattolico".
Ma la cosa che mi porta a scriverne in questo contesto, legato essenzialmente all'Ordine dei Cavalieri del Tempio, è l'omelia dello stesso Papa Gregorio Magno del 591, nella quale per la prima volta viene asserita e conferma dalla Chiesa tutta, la natura di meretrice di Maria Maddalena, prendendo spunto personalissimo da chissà quale testo biblico. I Vangeli canonici non hanno mai parlato della Maddalena come una prostituta.
La figura di Maria Maddalena rappresenta uno dei nodi cruciali della nascita del cristianesimo e della sua diffusione sul vecchio continente. Per alcuni la sposa di Cristo e la "custode" del Santo Graal, era venerata dai Cavalieri dell'Ordine del Tempio, che in suo onore eresse tra le più belle chiese rintracciabili in mezzo mondo. La Notre Dame dei francesi, divenuta per ipocrisia, ignoranza e malafede, prostituta per oltre 1.500 anni.
Dobbiamo dire grazie ad un altro pontefice, Papa Paolo VI, che nel 1969 dichiarò ufficialmente errata l'affermazione del 64° Papa di Santa Romana Chiesa, Gregorio Magno.
E forse la Maddalena è stata anche colei che ha dato alla luce la vera discendenza del nostro Cristo Gesù...

giovedì 10 novembre 2011

LA PRIMA CROCIATA

L'INIZIO UFFICIALE DI UN MASSACRO



La I Crociata fu chiamata da Papa Urbano II, dietro una supplica di aiuto da parte di Alessio I Comneno, Imperatore di Bisanzio. Vennero messe da parte, almeno per un certo periodo, le divergenze tra la Chiesa Orientale e quella Occidentale, mentre il Papa sperava di poter riunificare l'intera Chiesa sotto un unico controllo: quello di Roma.
Siamo nel 1095 a Clermont.
Parte la tristemente famosa "crociata dei pezzenti", condotta da Pietro l'Eremita che, attraverso il loro cammino, massacrarono gli ebrei dell'Europa Orientale. Giunti disordinatamente in Anatolia, dopo svariate e sanguinose scorribande, gli uomini ed i ragazzi di Pietro l'Eremita vennero sterminati dai turchi selgiuchidi.
La I Crociata partì senza alcun re. Solo nobili di ogni provenienza europea, tra i quali spiccava il famoso Goffredo di Buglione, duca di Lorena. Si potevano annoverare tra i connestabili della spedizione anche Raimondo di Saint Gilles, conte di Tolosa, i normanni di Boemondo e Roberto di Normandia, oltre a Tancredi di Taranto.
Il primo vero e proprio scontro con le truppe nemiche avvenne in Anatolia, presso Nicea, nel 1097, dove i crociati sconfissero il sultano turco Qilij Arslan I.
Dirigendosi verso la Siria, le truppe cristiane sconfissero di nuovo il sultano turco a Dorileo e, nel 1098, conquistarono Antiochia.
Aveva avuto inizio l'imponente conquista della I Crociata....

mercoledì 9 novembre 2011

OMOSESSUALITA' ECCLESIASTICA

GIULIO III - UN PAPA PARTICOLARE

Papa Giulio III

E' difficile capire perchè il Vaticano e la Chiesa, più in generale, condannino con tanta acredine l'omosessualità, additandola come un peccato mortale.
Da quanto mi risulta, i Vangeli canonici, non fanno alcuna menzione di condanne nei confronti di persone omosessuali, uomini o donne che siano. Ed il non parlarne non significa certo una tacita condanna. Di certo, Cristo, nostro Signore, aveva cose ben più importanti alle quali pensare, piuttosto che emettere delle terribili sentenze di condanna nei confronti di quei figli di DIO che avevano "la colpa" di avere dei gusti e delle preferenze sessuali differenti.
Se guardiamo indietro nella storia, scendendo a ritroso di circa 5/6 secoli, troviamo Papa Giulio III, al secolo Giovanni Maria Ciocchi Del Monte, il pontefice che causò il peggior scandalo omosessuale della storia del papato.
Lo scandalo vero esplose però quando, nemmeno quattro mesi dopo la sua elezione al papato, Giulio III  nominò cardinale il suo amante diciassettenne Innocenzo Del Monte.... E la Chiesa ha sempre negato!

martedì 8 novembre 2011

LA CHIESA GIUSTIFICA LE CROCIATE

IL SANTO PADRE PARLA DI VERGOGNA PER LA VIOLENZA, MA NON CONDANNA LE CROCIATE


Si fa un gran parlare di Crociate in ambito Vaticano. L'esempio di Giovanni Paolo II, capace di chiedere scusa a nome della Chiesa per le atrocità commesse durante le numerose guerre in Terra Santa, non hanno portato ad alcuna riflessione da parte di chi siede sul soglio pontificio e dei numerosi personaggi che lo circondano.
Non credo che il Papa polacco avesse problemi di memoria o non conoscesse la storia delle Crociate, dei genocidi compiuti in Terra Santa. Forse più di chiunque altro riusciva a rendersi conto di quanto male si possano essere procurati cristiani e musulmani; quanta gente è morta e quanti innocenti hanno pagato con la propria vita gli errori e l'arroganza di altre persone.
Eppure certi personaggi continuano a non riconoscere la veridicità di fatti storici ormai appurati.
Siamo passati dal fatto che era necessario riprendere possesso della città Santa, fulcro della fede cristiana, alla incredibile affermazione che le Crociate non sono altro che la diretta conseguenza di secoli di conquiste musulmane in terra, per così dire, italiana. L'assurdità di certe affermazioni rasenta la follia. E' come se avessimo dovuto portare guerra alla Grecia solo per il fatto che aveva conquistato il sud del nostro paese, trasformandolo nella famosa Magna Grecia.
La conquista di Gerusalemme nel 1099 rappresenta uno dei fatti più sanguinosi che la cristianità dovrebbe riconoscere. Furono uccisi ragazzi, bambini, vecchi e donne, senza alcuna distinzione di fede religiosa e di appartenenza.
Un esempio che non venne assolutamente seguito da "Il feroce Saladino" quando riprese possesso della Città Santa......

lunedì 7 novembre 2011

VATICANO PRIVO DI UMILTA'

LA RIABILITAZIONE FORZATA DEI PONTEFICI 


Negli ultimi anni si è assistito ad un'irruenta volontà vaticana di riabilitare figure del passato legate alla storia della Chiesa Cattolica. Ovviamente si è sempre trattato di cercare e, per forza di cose, trovare il lato positivo in coloro che sono stati condannati dalla storia stessa. Personaggi apparentemente irreprensibili, ma che sotto i riflettori degli studiosi sono divenuti oggetto di profondo biasimo da parte della comunità.
Se Papa Giovanni Paolo II ha forse esagerato un tantino con le Santificazioni, alcune assolutamente incredibili, l'attuale Papa Benedetto XVI si sta prodigando in ogni maniera possibile per ribilitare le figure di almeno due pontefici: Papa Pio XII, in maniera diretta, Clemente V, tramite misteriosi documenti che emergono e vengono menzionati da studiosi strettamente legati alle più alte cariche di Santa Romana Chiesa.
Bisogna anche dire che, se Papa Wojtyla ha ecceduto nel trasformare persone non proprio irreprensibili in Santi, da un'altra parte è stato l'unico pontefice a memoria d'uomo (è la storia nè è la principale testimone) che ha avuto il coraggio e la profonda umiltà di chiedere scusa, davanti al muro del pianto della Città Santa, per i genocidi perpetrati in nome di un Dio che certo non desiderava tutte quelle morti. Le Crociate sono sempre state una macchia oscura nel passato della Chiesa!
Ora però cercare di riabilitare Pio XII, condannato dalla storia, quella dei vinti ovviamente, appare un gesto di non curanza nei confronti di tutti coloro che per le azioni e la mancanza proprio di queste, hanno sofferto, hanno perso i propri cari o sono morte. Lo stesso Pio XII disse "Chissà cosa dirà di me la storia"...di certo niente di buono.
Clemente V, il Papa che ha lasciato a Filippo il "Bello" il potere di distruggere i Templari, senza muovere nemmeno un dito, cercando banalmente di tergiversare un disastro ormai inevitabile, non può essere compreso nel novero dei buoni pastori. E questo sebbene alcuni studiosi e scrittori legati al Vaticano stiano scrivendo di tutto per discolpare un uomo incapace di svolgere il compito assegnatogli di guida della cristianità.


giovedì 3 novembre 2011

CAVALIERI DEL TEMPIO E OPUS DEI !

COSA HANNO IN COMUNE L'ORDINE DEL TEMPIO E L'OPERA?


ASSOLUTAMENTE NIENTE.

Ad eccezione di una questione di gerarchia, se vogliamo politica. L'Ordine dei Cavalieri del Tempio e l'Opus Dei sono stati entrambi nominati "Prelatura personale" rispettivamente, da Papa Innocenzo II nel 1139, e da Papa Giovanni Paolo II nel 1982.
Costituire una Prelatura personale poteva avere un significato in tempi di guerra, dopo la costituzione di un Ordine cavalleresco di monaci - guerrieri che dedicavano la propria intera esistenza alla protezione della cristianità, come eterne torri guardia, vedette per i pellegrini cristiani in Terra Santa. I Cavalieri del Tempio dovevano rispondere per le proprie azioni e renderne conto solo ed esclusivamente il pontefice, cosa che in tempo di guerra rendeva le cose molto più semplici. Il Papa era come se fosse l'unico comandante dell'esercito Templare.
Nell'Opus Dei viene a mancare tutto quanto detto poco prima. Si tratta di svincolarsi da ogni tipo di controllo se non quello di un pontefice accondiscendente e accomodante. Non ci sono guerre da combattere se non quelle della fede e del proselitismo.
L'Opera, fondata da Balaguer nel 1928, anelava ad un tale riconoscimento da svariati decenni, vedendo sempre respinte le proprie ambizione di totale autonomia.
L'unica Prelatura che abbia mai avuto un senso è quella donata ai Cavalieri del Tempio, sebbene non gli sia valsa la salvezza. Proprio un pontefice fu uno degli artefici della loro distruzione: Papa Clemente V.